Ciao Gabriele,

ho capito delle cose su di te.

Tutti ti dicono che sei diverso, che non capisci, solo perché sei autistico.

Quando sei nato i tuoi genitori ti volevano bene, ma quando hanno saputo che eri autistico, hanno cominciato ad avere paura. Ma un genitore se vuole veramente bene a suo figlio, comunque esso sia, se ne prende cura, come se fosse un bambino normale. Dicendo “normale”intendo pure “speciale”. È così che si chiamano i bambini autistici" bambini speciali ". Noi, caro Gabriele, siamo uguali in tutto, può essere che qualcuno abbia qualcosa che è più grave,ma tutti hanno dei problemi. Per te sarà difficile comunicare, ma questo è solo perché alcune persone non sanno ascoltare e vedere. Un bambino come te, cioè un bambino speciale, ha bisogno di essere ascoltato, di essere aiutato. Ma tu ce la puoi fare perché le tue abilità sono più forti bella tua disabilità. Io nella classe ho un ragazzo autistico (speciale), ma per fortuna ha dei compagni che gli vogliono bene, che lo aiutano. A me in questa quarantena mi mancano tutti i miei compagni e amici e anche Loris, il bambino speciale. Mi mi manca perché sa trasmettere il suo amore ai compagni toccando loro i capelli: noi ci accorgiamo dell’ emozione che ci vuole trasmettere., con quella carezza ci vuol dire che ci vuole bene, che è felice di essere con noi. Ci sono dei ragazzi a cui non importa niente dei bambini autistici (speciali) . Io vorrei che capissero che tutti siamo uguali e che ogni genitore fa dei sacrifici per ogni figlio, comunque essi siano

Alessia

Ciao Gabriele,

Ciao Gabriele,
io sono Sara, forse tu non mi conosci ma io sì. Ogni volta che passo vicino a casa tua ti vedo giocare da solo in un angolino. Un giorno, mentre ti guardavo giocare, la tua palla è venuta verso di me, tu mi hai guardato per un po' e poi mi ha fatto un sorriso e io ti ho passato la palla ; da allora tu continui a guardarmi con il tuo sorriso dolce.
Un giorno ci siamo rivisti a scuola, tu eri solo in un angolino a non fare niente mentre tuoi compagni ti ignoravano perché non sei come loro.
Ma loro non sanno che tu sei un bambino speciale e se non lo capiscono vuol dire che sono ignoranti.
Io ti capisco perché anche in classe mia c’ è un compagno speciale.Noi compagni lo aiutiamo molto e lui ci mostra il suo affetto toccandoci i capelli o baciandoci. Tu sei speciale perché riesce riesci ad esprimerti in un modo diverso da noi. lo so che il tuo più grande sogno è quello di fare il professore di musica .
Spero che potrai realizzare il tuo sogno e spero pure di rivederti presto e di poter giocare un giorno con te
Sara

io sono Matteo , mi dispiace tanto che te ne stai sempre da solo e in disparte .

Oggi ho deciso che voglio aiutarti giocando con te per non farti sentire solo e diverso perché non lo sei , voglio essere tuo amico .

Voglio farti conoscere il mio cane: è molto bello vederti sorridere, si vede che allora il mio cane ti piace!

Si chiama Fido . Sai cosa ho deciso?

Ti regalo un cucciolo cosi sarà tutto tuo lo gestirai tu perché so che tu lo sai fare e mi immagino già le tue giornate che saranno diverse, non sarai più solo, ci sarà in ogni momento questo cucciolo a renderti felice e poi ci sarò io che ogni giorno ti verrò a trovare perché anche tu sei un bambino e hai il diritto di essere felice e contento come tutti i bambini.

Gabriele, non starai più da solo e non giocherai più da solo nella sabbia , ci sarò io con te e il cucciolo .

Matteo

Ciao Gabri,

sei un bambino speciale, intelligente e con il cuore molto ma molto grande.

La vita con te non é stata giusta. So che il tuo grande sogno é quello di diventare pilota d'aereo o, come dici tu, vuoi fare l'autista dell'aereo. Lo capisco dai disegni che fai.

Tu comunichi in modo diverso ma questo non vuol dire che non hai i tuoi sogni , le tue idee.

Siamo noi che a volte non ti capiamo perché non conosciamo il tuo linguaggio.

Tu devi essere trattato bene e amato dalle persone, anzi devi soprattutto saper essere ascoltato. Quando la gente ti guarda male e quando ti avvicini e si allontanano, ricordati che loro sono ignoranti e non tu perché l'autismo non é contagioso ma l'ignoranza può diventarla. Adesso più che mai ti posso capire perché siamo costretti a restare in casa," ci sentiamo anche noi autistici".

Ed é proprio in questi giorni che io spero che queste persone che ti disprezzano capiscano che siamo tutti uguali e che tu sei chiuso nel tuo mondo come adesso lo siamo noi e che non esiste persona bella, brutta, disabile, non disabile, SIAMO TUTTI UGUALI.

Gaia